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Tra fuoco e profumo: Alice Giugni, artista del profumo, sarà al Ferro Battuto con un percorso sensoriale sulla magia

Dal 4 al 7 settembre 2025 a Stia si tiene la Biennale europea d’arte fabbrile, arrivata alla sua splendida XXVI edizione. Accanto all’appassionante campionato del mondo di forgiatura, quest’anno ispirato al tema “Miti e magie”, ci saranno tante attività collaterali che avranno come filo conduttore il tema “Fantasy”.
Tra gli artisti e gli artigiani troviamo Alice Giugni, giovane e eclettica profumiera che da tre anni si è avvicinata con amore al Casentino e al suo fascino antico.
Nel contesto della Biennale Alice ha deciso di esplorare il legame tra profumo e magia. Nell’evento del 6 settembre alle ore 18,30 presso il Palagio Fiorentino di Stia, Alice condurrà tutti coloro che parteciperanno, in un entusiasmante viaggio sensoriale attraverso i significati dell’arcano. Per questa speciale occasione la profumiera ha realizzato un profumo che era considerato sacro nell’Antico Egitto e lo ha creato grazie a una ricetta ritrovata dagli archeologi nel tempio di Horus a Edfu dedicato al culto del figlio di Osiride e Iside.
“Per quanto ne so questo profumo è stato ricreato solo un’altra volta nella storia da un team francese. Portalo a Stia per questa manifestazione mi emoziona tanto perché c’è un legame importante tra profumo e fuoco. Il profumo coincide con la scoperta del fuoco. Porterò anche delle resine, citate nel libro sacro dei Maya il Popol Vuh, il “Libro della Comunità” o “Libro del Consiglio”. È una raccolta di miti, leggende e storie sulla creazione del mondo e dell’umanità. In questo viaggio arriveremo anche a toccare il tema della donna-strega come colei che conosce i segreti della Natura, che domina gli elementi. La magia è proprio questo eoi profumieri, con la nostra arte, lo sappiamo bene”, racconta Alice.
Alice Giugni nasce a Prato nel 1991, dopo aver studiato Profumeria presso la scuola italiana del profumo di Firenze, lavora a Firenze come custom fragrance designer. A Prato ha un atelier dove realizza profumi su misura, fragranze terapeutiche attraverso l’utilizzo degli oli essenziali e dei Fiori di Bach, formule di profumi per brand e aziende e si occupa di marketing olfattivo. Alice fa principalmente profumeria artistica e artigianale, i suoi profumi sono tutti vegani e cruelty free.
Tre anni fa arriva in Casentino attraverso l’arte: i suoi profumi hanno accompagnato le opere delle artiste Elisa Zadi e Laura Serafini durante la mostra “Connessioni” curata da Silvia Rossi presso la galleria d’arte San Lorenzo a Poppi. Sempre presso la galleria d’arte San Lorenzo, in collaborazione, con l’Albergo San Lorenzo, ha presentato il profumo Matelda, ispirato alla mitica contessa Guidi, durante un evento da lei stessa realizzato, sulla profumeria medievale. A Poppi, lo scorso 8 marzo ha collaborato con l’artista Sara Lovari, durante un evento per la giornata internazionale della donna dove ha presentato il suo profumo Lilith.
L’amore tra lei e la terra del fuoco e del ferro l’ha condotta proprio a Pratovecchio dove ha aperto un altro studio.
“Il Casentino per me è un’inesauribile fonte di ispirazione dove riesco a ricaricarmi tra le meraviglie della natura e delle foreste”, commenta Alice, emozionata per l’evento alla Biennale di Stia.
Lo scorso anno, proprio in questo periodo, Alice ha partecipato alla biennale del cinema di Venezia ed il suo profumo “Venezia”, realizzato in onore della città, ha sfilato sul Red Carpet.
Quest’anno per lei il red carpet sarà di fuoco e di magia e certamente riuscirà a lasciare un segno o meglio una scia fatta di sensazioni forti e di emozioni indimenticabili.
L’evento della Biennale di Arte fabbrile, che punta a promuovere, rinnovandola, un’antica tradizione fortemente radicata nel territorio rappresenta anche un modo per far conoscere giovani talentuosi come Alice.
La foto in copertina è della fotografa Domenica Grillo.