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Politica

Bibbiena approva la mozione per il rientro di Alberto Trentini. Lista di Comunità: “Un atto di responsabilità, incomprensibile l’astensione della maggioranza”

Il Consiglio Comunale di Bibbiena ha approvato nella seduta del 6 novembre una mozione rivolta al Governo e al Ministero degli Affari Esteri per chiedere il rientro in Italia di Alberto Trentini, il cooperante italiano detenuto in Venezuela da quasi un anno senza accuse formali. L’atto è stato presentato dal gruppo di minoranza Lista di Comunità ed è passato con i soli voti dell’opposizione, mentre la maggioranza ha scelto l’astensione.

Una decisione che ha lasciato perplessi i promotori della mozione, che parlano apertamente di “occasione mancata” nel sostenere una battaglia di civiltà.

Il caso Trentini: un anno di silenzi e attese

Come ricordato nel documento approvato dal Consiglio, Alberto Trentini si trovava in Venezuela per una missione umanitaria con l’ONG Humanity and Inclusion, quando il 15 novembre 2024 venne fermato a un posto di blocco lungo la strada tra Caracas e Guasdalito. Da allora è detenuto senza imputazione e con contatti limitatissimi con l’Italia: solo un incontro con la rappresentanza diplomatica e tre brevi telefonate alla famiglia.
La vicenda ha sollevato un’ondata di solidarietà: oltre 107.000 firme raccolte con una petizione online e decine di Comuni italiani – da Bologna a Firenze – che hanno approvato atti ufficiali di sostegno.

Approvata a Bibbiena la Mozione…

Le critiche sul ruolo del Governo

Nel comunicato allegato alla mozione, Lista di Comunità ricorda come il Governo abbia lavorato sul caso, organizzando incontri istituzionali a gennaio 2025 e mantenendo contatti con la famiglia. Tuttavia, le richieste di “massima discrezione” avanzate dall’esecutivo avrebbero, secondo il gruppo, prodotto un effetto controproducente, rallentando l’azione diplomatica.

Particolarmente dura la denuncia della madre di Trentini, citata nella mozione:

“Per Alberto non si è fatto ciò che era doveroso fare. Sono stata troppo paziente ed educata ma ora la pazienza è finita.”

Approvata a Bibbiena la Mozione…

Un richiamo che Lista di Comunità definisce “impossibile da ignorare”.

Il voto del Consiglio e la polemica sull’astensione

La mozione chiede al Governo di attivarsi con urgenza per ottenere informazioni ufficiali dalla controparte venezuelana, garantire assistenza consolare, cure mediche e avviare tutte le procedure per la liberazione e il rientro dell’operatore umanitario.

Pur non avendo valore vincolante, l’atto ha un forte peso simbolico.
Per questo, Lista di Comunità esprime delusione per la scelta della maggioranza di non sostenere il provvedimento:

“L’astensione su un tema di solidarietà e diritti umani universali è incomprensibile. Questa era l’occasione per dare un messaggio chiaro e unanime, come accaduto in molti altri Comuni. Non farlo significa indebolire un segnale che avrebbe dovuto essere forte e coeso.”

Approvata a Bibbiena la Mozione…

Secondo i consiglieri firmatari, il voto avrebbe dovuto rappresentare un gesto unitario della comunità locale:

“Davanti alla sofferenza di un nostro connazionale non ci si può trincerare dietro alla prudenza. Il Consiglio doveva parlare con una sola voce.”

Approvata a Bibbiena la Mozione…

Un appello che parte dal territorio

Con questo atto, Bibbiena si aggiunge alla lunga lista di amministrazioni che chiedono un intervento più incisivo da parte del Governo italiano. Il messaggio della mozione è chiaro: mantenere alta l’attenzione affinché il caso Trentini non venga dimenticato e affinché il Paese si attivi con determinazione per riportarlo a casa.

“Il nostro ruolo – conclude Lista di Comunità – è fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità affinché la vicenda resti al centro del dibattito pubblico. Alberto deve tornare in Italia.”

Approvata a Bibbiena la Mozione…

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