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giovedì | 25-09-2025

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Politica

Elezioni regionali: il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli si candida come capolista nella lista civica di Tomasi

Filippo Vagnoli, 34 anni, Sindaco di Bibbiena al suo secondo mandato, a 28 anni il primo cittadino più giovane della Toscana, si candida come capolista nel collegio di Arezzo per la lista civica E’ ora – Tomasi Presidente con Alessandro Tomasi per le elezioni regionali del 12,13 ottobre 2025.

Vagnoli entra in una nuova esperienza a carattere sovracomunale con le idee chiare: “Ho preso questa decisione perché credo in Alessandro Tomasi, un giovane competente con grandi valori che ha fatto e sta facendo benissimo in una Pistoia, tutt’altro che di destra, dove è stato più volte premiato per la sua capacità, la sua serietà e la sua vicinanza alle persone. E’ ora perché, credo che la nostra regione, dopo sessant’anni di un unico colore, abbia assoluta necessità di un’alternanza fatta di concretezza e cuore. La democrazia a bisogno di alternanza”.

La linea espressa dal Sindaco casentinese è chiara: “Sono un sindaco e ho passato gli ultimi sei anni a fare questo, ovvero ascoltare i bisogni dei miei cittadini. Porto questa eredità di vicinanza e prossimità ai temi reali, concreti di ogni giorno ovvero burocrazia, servizi inadeguati, sanità e sociale inappropriati, sostegno alle imprese, scuole e formazione e il problema della casa”.

Vagnoli parte proprio da due problematiche che attanagliano da anni le aree interne ovvero viabilità e sanità: “Un binomio importante, perché si tratta di servizi essenziali senza i quali non c’è futuro per queste zone e per la nostra Provincia. Senza timore di venire contraddetto dico che la Regione, negli ultimi venti anni, si è letteralmente dimenticata della provincia di Arezzo. Quindi dico che i miei sfori, qualora i cittadini me ne dessero l’opportunità, saranno concentrati su la Due Mari, i progetti ci sono, migliorare la viabilità del Casentino e Valdichiana aretina, le varianti di Arezzo nord e quella di Arezzo sud. Poi ci sono tre opere strategiche che devono essere portate avanti: in Valdarno la terza corsia, la Setteponti va migliorata e va realizzato il nuovo casello autostradale per il Valdarno. In Valtiberina il problema della E45 deve essere risolto subito. A livello sanitario le aree vaste vanno superate, perché portano la sanità lontano dai cittadini con conseguenze nefaste per i piccoli centri. Gli ospedali periferici devono essere potenziati, così si aiuta quello centrale. Poi i professionisti devono muoversi in tutti gli ospedali della provincia”.

Altro punto fondante del programma di Vagnoli è l’economia tra aiuti alle imprese e energie rinnovabili: “Le imprese locali hanno un problema enorme, la burocrazia. Quando un’impresa vuole ampliarsi si va a scontrare con una burocrazia enorme e la Regione può dire la propria e deve farlo. Dobbiamo pensare a offrire sgravi fiscali per le assunzioni e dare aiuti a fondo perduto per i macchinari. Stessa cosa nel settore delle energie rinnovabili: non possiamo parlarne sempre come la panacea di tutti i mali, poi mettere vincoli quasi insormontabili. Dobbiamo investirci seriamente e quindi agevolare chi intende proporre progetti di valore per l’economia e la comunità”.

Il sindaco di Bibbiena si propone come il candidato della gente: “Rafforzare il dialogo con le realtà più piccole è fondamentale nella dialettica politica dei grandi centri. Ma dov’è la famosa Toscana diffusa? Finora ha mancato di azioni concrete. Le persone vanno ascoltate e capite e soprattutto, vanno cambiate le leggi che, per le realtà più piccole e medie, sono ingiuste perché si basano sui grandi numeri. Sul trasporto pubblico è stato tagliato laddove c’è poca utenza e i cittadini di aree interne sono rimasti senza servizi. E’ inaccettabile poiché gli sprechi, lo sappiamo, vanno cercati altrove. Questa nuova visione aiuta anche i giovani a tornare. Ecco allora che questo tema si lega a quello della formazione, del lavoro dell’università. C’è bisogno di creare delle opportunità formative. Arezzo non ha un’università si può fare e perché no, magari che possa attrarre le vallate. Deve poi essere migliorato l’incontro tra domanda e offerta”.

Per la cultura c’è un solo obiettivo per Vagnoli, la collaborazione più stretta e la valorizzazione del mondo associazionistico: “Credo che la nostra tradizione e la cultura passano in modo forte attraverso le associazioni, sportive culturali e ricreative e sono queste il cuore pulsante dei nostri territori. Per questo ritengo che debbano essere aiutate con contributi economici e sgravi burocratici se vogliamo mantenere vive le tradizioni, e ricreare comunità vive e attive per il futuro di questi stessi territori”.

Vagnoli conclude con un invito: “Sono un giovane che viene da una famiglia di operai, non ho partiti alle spalle che mi appoggiano. Faccio tutto questo perché sono stato cresciuto da un’educazione basata sull’impegno e sull’idea che ognuno debba fare nella vita la propria parte secondo le sue possibilità, il suo talento e le sue aspettative. Con il servizio da Sindaco, accolto in giovane età e portato avanti con entusiasmo, ho capito quanto questa strada mi appartenga nella possibilità di ascoltare e di lavorare per il bene delle piccole comunità che hanno fatto grande il nostro Paese”.

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