Subbiano e Capolona insieme sull’Alpe di Catenaia: una giornata per ricordare la Liberazione e celebrare la vita

Una giornata tra memoria, riflessione e speranza, quella in programma sabato 19 luglio tra Subbiano, Capolona e l’Alpe di Catenaia, per ricordare la Liberazione della provincia di Arezzo e commemorare le nove vittime civili del tragico 18 luglio 1976, quando un fulmine spezzò la vita di otto subbianesi e del vicesindaco di Castiglion Fibocchi durante la festa per la ritrovata libertà.
Come ogni anno, la comunità si ritroverà nei luoghi simbolo della memoria, a partire da Fonte al Baregno, sotto quel grande faggio che custodisce la stele con i volti delle vittime, per una giornata che intreccia il ricordo della Liberazione dal nazifascismo con un messaggio di speranza rivolto alle nuove generazioni.
«Ricorderemo chi ha dato la vita per la nostra libertà, rifletteremo sul valore della democrazia, sui sacrifici di ieri e le sfide di oggi, in un tempo in cui i valori sembrano vacillare», afferma la sindaca di Subbiano, Ilaria Mattesini. «Questa giornata ci chiede di non dimenticare e di coltivare una comunità che sappia educare i più giovani al rispetto e alla libertà».
Un programma ricco, tra momenti istituzionali, celebrazioni religiose, cultura e impegno civile, arricchito quest’anno da un gesto concreto: la donazione di un defibrillatore (DAE) all’area di Fonte al Baregno da parte dell’associazione “Ale Per Sempre” Odv.
«Abbiamo voluto celebrare la vita donando uno strumento salvavita a un luogo simbolo della memoria e della comunità – dichiara il presidente dell’associazione, Fabrizio Fiorentini –. È un segno di attenzione al bene comune e un invito alla cultura della prevenzione, per proteggere chi frequenta l’Alpe di Catenaia».
Il programma della giornata
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Alle 8.30 ritrovo a Subbiano con la deposizione delle corone ai monumenti dei caduti, inclusa una tappa alla stazione ferroviaria, luogo simbolo dell’eccidio di Zavagli e Lastrucci, e alla Cappella-Sacrario di San Polo, accompagnati anche dall’Amministrazione comunale di Capolona e dal sindaco Mario Francesconi.
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Alle 10.30, celebrazione della Santa Messa a Fonte al Baregno, seguita dagli onori alle vittime civili e da un momento di riflessione istituzionale, impreziosito dalla musica del trombettista Edo Bonucci.
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Alle 11.30, l’inaugurazione ufficiale del DAE presso l’area di sosta di Fonte al Baregno.
A seguire, Marcello Caneschi ed Emanuele Cherubini Celli, già dipendenti comunali di Subbiano, deporranno una corona al cippo di Monte Castello, eretto nel 1972 in memoria dei partigiani. -
Nel pomeriggio, alle 17, nella Sala Consiliare del Comune di Subbiano, incontro con lo scrittore Massimiliano Bellavista e presentazione del libro “Immagini in una pagina bianca”, un romanzo storico tra fotografia, scrittura e la cruda realtà della guerra 1939-45.
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Conclusione con la visita al Museo “Quelli della Karin”, dove la memoria diventa esperienza viva attraverso oggetti e testimonianze che raccontano l’orrore e il coraggio della Seconda Guerra Mondiale, restituendo senso ai valori della Liberazione.
Una giornata densa di significato, per ricordare il passato, celebrare la libertà e promuovere la cultura della vita.